ANNOTAZIONE MANZONOCLASTA

CONTROCANTO  DISINGANNEVOLE

GENERATO  DA  UNA  AEPISTOLA  ANOMALA

DETTATA  DA  VALERIA  MANZONI

CON  DESTINATARIO  NON  RICEVENTE

LO  SCRITTORE  ENZO ROSSI-ROISS

 

Il 9 novembre 2020, un documento cartaceo ha cominciato a risultarmi generato ingannevolmente ad arte, pro utilizzo giudiziario vantagioso manzonofilo, considerabile reperto determinante – pro vantaggio manzonodulo – per l’esito di una lite giudiziaria iscritta al n. 364/97 presso il Tribunale Civile di Milano (Sentenza del 16 maggio 2006) e il relativo Appello n. 2044/07 presso lo stesso Tribunale.

 

Tale documento è una lettera rispettosa e cordiale, datata settembre 1991: Caro Rossi-Ròiss… (l’incipit) …la saluto cordialmente (l’explicit). Con il ringraziamento per il libro “Dossier Piero Manzoni” (tomo primo), ricevuto in dono.

Una lettera anomala che nutre dubbi e suscita perplessità relativamente alla sua autenticità: e non solo perché non l’ho mai ricevuta, ma non l’ho neanche “saputa” esistente prima del 9 novembre 2020. L’avrei “dossierata” diligentemente annotata e massmediatizzata: sia nel web blogerizzato, sia nel cartaceo libresco personale manzonoclasta.

Una lettera autografa scritta dalla nipotina di Piero Manzoni su foglio rigato del tipo usobollo, con firma autografa finale della nonna “Valeria Manzoni”, destinata ad essere utilizzata dai gestori della Fondazione Piero Manzoni, a sostegno delle proprie rivendicazioni copyright parentelali e giudiziarie, in numerosi processi a carico di collezionisti proprietari di opere “pieromanzonomorfe”, disarchiviate o non archiviabili.

La Contessa Valeria Manzoni (1907 – 1994) deceduta nel frattempo, ottuagenaria ipovedente ,l’avrebbe dettata alla nipotina, scribente (post

-copiatrice in bella copia), Antonella Pasqualino di Marineo, incaricandola di inviarmela (priva di correzioni): autografata con il cognome calligraficamente così frammentato “Man / zoni”.

Tale lettera sarebbe stata proposta e venduta (poi), alla gallerista/libraia milanese Carla Maria Roncato (Derbylius), dalla Semenzato Aste a Venezia come lotto singolo: non  differenziata tra i lotti collettivi, e non segnalata singolarmente nella didascalia catalogatoria come qui di seguito: “Epistolario composto da 13 lettere originali inviate da Valeria Manzoni madre dell’artista, allo scrittore/editore Enzo Rossi-Ròiss, tra maggio 1978 e settembre 1991”.

 

CONCLUSIONE ANNOTATORIA POSSIBILE

Nel lotto della Semenzato Aste, acquistato da Carla Maria Roncato (deceduta nel settembre 2017), non risulta tracciata dettagliatamente la lettera datata settembre 1991, né alcun altro documento assimilabile a quanto rilevato o sostenuto dalla Fondazione Manzoni di Milano.

Poichè, tale lettera, che risulterebbe recapitata dal sevizio postale a me indirizzata, non è mai stata da me ricevuta, né l’ho mai riscontrata scrivendo alla Fondazione Manzoni, nonostante i buoni e cordiali rapporti con la Sig.ra Valeria Manzoni. Con ogni “do ut des” reciprocamente soddisfatto rispettando la tempistica e le modalità pre-stabilite.

Dovrebbe, perciò, destare perplessità che io non la ri-conosca come documento di un fascicolo processuale ed è oltremodo strano che io non sia mai stato chiamato da alcuna Autorità Giudiziaria, a testimoniare il suo contenuto o la sua esistenza.

Posso sottolineare e ripetere che la grafia della firma apposta nella lettera citata la giudico inusuale, confrontata alle numerose firme apposte in altre corrispondenze o “scritture”, autografe della Contessa Manzoni, riprodotte nei miei libri: anche perché è rinvenibile in essa uno spazio tra ” Man zoni” , un “unicum” non riscontrabile in altri autografi della stessa scribente.

 

 

(Post scriptum) – Il dossieraggio roissiano per il DOSSIER PIERO MANZONI (tomo terzo) “sic stantibus in rebus”, sarà attivato da questa Annotazione Manzonoclasta con al seguito la trascrizione integrale della lettera fotoriprodotta scritta dalla nipotina presuntivamente dettata dalla nonna. Presumibilmente scritta in una prima malacopia, predestinata ad essere corretta e successivamente riscritta su altro foglio in bella copia.