CAVE…LOLITA TIMOFEEVA ! A LA GUERRE COMME A LA GUERRE

Lolita Timofeeva neo-sposa italiana nel 1991, immigrata come cittadina lettone con capelli scuri

Considero calunniosa o ingiuriosa (conseguentemente reato) una notizia postata in http://www.area-press.eu/news.php?IdUtente=3649, proveniente dal blog Kengaragas, perchè imprecisa e ambiguante così intitolata:

L’ARTISTA LETTONE LOLITA TIMOFEEVA HA VINTO LA CAUSA CONTRO EDIZIONI QUATTROVENTI DI URBINO – 12 mila euro è costato alla casa editrice “lo scherzo” architettato da Enzo Rossi Roiss, il danno poteva essere minore se la casa editrice, palesemente rea, avesse proposto una transazione evitando così la causa.

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NESSUN RISARCIMENTO PERSONALE SARA’ PAGATO A LOLITA TIMOFEEVA DALLE EDIZIONI QUATTROVENTI DI URBINO PER IL “MONDO LETTONE MADE IN ITALY” SCRITTO DA ENZO ROSSI-ROISS: è il titolo di un testo leggibile in uno dei miei blog

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Ho conosciuto Lolita Timofeeva nel marzo 1993 a Bologna curriculata dallo zero: zero esposizioni – zero dipinti meritevoli di attenzioni esegetiche – zero bibliografia – zero eco massmediatica, sia cartacea che web – zero relazioni col mondo dell’arte – zero notorietà; e redditività artistica. Da questa condizione di zero è pervenuta in mia compagnia (ruolato Commissario e critico presentatore nel catalogo ufficiale) alla esposizione nella Biennale d’Arte 1997 a Venezia e alla ricca bibliografia giornalistica ed esegetica ante e post Biennale – elencata nel suo sito web senza il mio nome, ma da me fatta produrre e prodotta (anche) variamente firmata – sia col mio nome di scrittore che con eteronomi italiani e stranieri – oltre agli annessi e connessi indotti e collateralizzati dal mio capitale personale di conoscenza e conoscenze.

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I giudici di un Tribunale hanno emesso una sentenza di primo grado “impugnabile”.

– La Timofeeva potrà dichiarare di aver vinto la causa soltanto dopo che una sentenza definitiva l’avrà documentata “vinta” ,eventualmente, alla fine dei giudizi successivi.

– Lo “scherzo” non è ancora costato allcunchè alle Edizioni QuattroVenti di Urbino, perchè costerà quanto sarà precisato nel dispositivo della sentenza definitiva.

– E’ stata respinta, perchè considerata estorsiva e infondata, la transazione proposta dall’avvocato della Timofeeva (voce leguleia karaokizzante accompagnata da sonorità concertate da altro avvocato dotato di competenza specifica per la gestione della disputa legale intrapresa).

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Tant’altro di ciò che ho scritto si può apprendere da Google cliccando:

http://www.italo-baltica.it/wordpress/lolita-timofeeva-2.html

http://www.rossiroiss.it/blog/

http://immobilmente.blogspot.com/2008/11/bologna-case-agli-amici-degli-amici.html

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DICHIARAZIONE – Le Edizioni QuattroVenti di Urbino hanno respinto ogni proposta di transazione “avanzata” dalla Timofeeva per incassare qualcosa dei cosiddetti “pochi-maledetti-ma subito”, perchè sono state garantite con apposita fideiussione bancaria che il costo della lite giudiziaria sarebbe stato pagato interamente da me in caso di sentenza sfavorevole definitiva.

Ultima “esibizione“ di Lolita Timofeeva in Artefiera nel 1999, seduta tra Giorgio Celli presentatore e Enzo Rossi-Ròiss, ideatore, organizzatore, promotore e sponsor della performance espositiva ed editoriale. Del libro d’artista “presentato“ furono prodotti soltanto pochissimi esemplari (meno di 5) poichè i ricavi presunti furono valutati e giudicati insufficienti per il conseguimento di un bilancio finale in pareggio con i costi di produzione e promozione.