In concomitanza con la 58esima Biennale d’Arte Internazionale a Venezia – Il Sogno Utopico di Una Artista Liberale Umanista – ILZE JAUNBERGA nella Galleria Totem Il Canale

In concomitanza con la 58° Biennale Esposizione Internazionale a Venezia 2019, la Galleria Totem Il Canale espone e promuove un grande dipinto dittico della pittrice lettone Ilze Jaunberga intitolato “Sogno Utopico di una Artista Liberale Umanista”, col supporto organizzativo dell’Associazione Italo-Baltica e la curatela dello scrittore Enzo Rossi-Ròiss.
Lo stesso dipinto sarà successivamente circuitato in altri spazi espositivi di altre città italiane durante i mesi della Biennale veneziana.
Info altra expo veneziana con opere della Jaunberga nella Totem Il Canale Gallery:
http://www.totemilcanale.com/index.php?option=com_content&view=article&id=147&Itemid=271&lang=it

VERNISSAGE ORE 18 MARTEDI’ 14 MAGGIO 2019

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SINOSSI PROLOGANTE
di Enzo Rossi-Ròiss

Il fare critica d’arte come Roberto Longhi, cogliendo ogni occasione esegetica come opportunità di compiere un esercizio scrittorio prosastico musicale, sia privilegiato da chi scriverà opinioni personali relative al fare pittorico di Ilze Jaunberga. Il fare critica d’arte godendo il piacere della scrittura incarnata nella propria fisicità, quel piacere vitalistico che ci rallegra e accresce, come il fare poetico di Giacomo Leopardi, sia goduto da chi orchestrerà parole per accordarsi agli utopici desiderata politici di Ilze Jaunberga.

Poiché siamo alle prese con una Artista che ha appreso come e perché “fare arte”, conseguendo il diploma di Magister della Accademia di Belle Arti insediata a Riga, dipingendo d’apres grandi opere degli immensi artefici dello Umanesimo e del Rinascimento italiano: abitando e indossando le opere pittoriche di Leonardo, Raffaello, Botticelli et omologhi già apprezzate dai visitatori delle sue prime esposizioni italiane a Venezia, Verona, Pordenone, Forlì, Urbino, Macerata, Firenze, Bologna.

Per quanto riguarda l’opera esposta a Venezia, eventata dalla Galleria Totem Il Canale, in concomitanza con la 58° Biennale d’Arte Internazionale, siamo alle prese con un dittico dipinto e iperdimensionato come i teleri del Tintoretto poiché trattasi di un’opera concepita e concretizzata come un unicum dotato di anima. Un’opera generata da pensieri e sentimenti assolutamente interni alla artista lettone che l’ha eseguita ruolandosi monade creativa refrattaria a omologarsi all’arte di gruppo inscenata da prescrittività esegetiche esterne divagatorie e autoritarie, come la neoavanguardia, la pop art, l’arte povera, la transavanguardia.

Negli spazi della Galleria Totem Il Canale, la Jaunberga ha già esposte nel 1972, in concomitanza con il Carnevale, le sue sculture vetrose modellate a Murano con i maestri vetrai della fonderia possedimento di Adriano Berengo

AVVERTENZA ESEGETICA
di Ilze Jaunberga

Questo dipinto sia considerato e deambiguato come manifesto iconico sapienziale d’artista dotato di pensiero autonomo, anziché come esercizio pittorico per la illustrazione della propaganda visuale di un Umanesimo Liberale Progressista Multietnico Intereligioso Inclusivo.
Un manifesto che raffigura un affollamento congressuale tintorettesco variamente rispettoso della ortodossia iconica distintiva di ogni identità etica e ideologica simulacrata, riconoscibile come portatrice sana di benessere ugualitario collettivo condivisibile, e selezionata come antagonista di ogni personalità portatrice nefasta di malessere generalizzato.
Come i Governanti dittatori e stragisti exemplati da Stalin, Hitler, Pol Pot e Mao Zedong: accompagnati da pipistrelli, vampiri, serpenti e reperti ossei di dragoni distrutti.
Come i Governanti antagonisti della Vergine Maria e del Gesù figlio suo, del Buddha che ride, di Mosè grande profeta ebreo, di San Francesco, del giapponese Fukurokujux divinità della saggezza e felicità: con Abelardo e Heloise amanti intellettuali francesi medioevali.
Come i Governanti antagonisti della divinità Krishna responsabile dell’amore hinduista, del Prometeo greco, della dea Athena, del Dragone d’Oro cinese che porta bene ai più meritevoli, della Hayagriva responsabile della saggezza hinduista, del Drago della Fortuna dei bambini (il Fucur popolarissimo in Lettonia).
Come i Governanti antagonisti della Dea Compassione: la Bodhisattva Guan Yin, con la Ganesha hinduista e la Garuda indonesiana.
Come i Governanti persecutori dei seguaci di Michel de Montaigne, Erasmo da Rotterdam, Voltaire e Spinoza: grandi pensatori illuminati e illuminanti.
Come gli antagonisti, anche, del grandissimo musicista rock Brian May, chitarrista con talento divino. Un musicista che mi sta a cuore, tanto mi risulta grandioso come esponente dell’arte musicale contemporanea. Incarnazione della genialità musicale e gentilezza sentimentale. Scienziato astrofisico, oltre che musicista: un moderno Leonardo da Vinci.
Dante e Beatrice, iperdimensionati e monumentali come la statua della Libertà americana, simbolizzano la poesia, la forma espressiva più eccellente dell’essere umano: poiché entrambi connotano una scelta emblematica in sintonia col mio “fare artistico” coerente con la mia personalità di pittrice liberale humanista e progressista inclusiva.
I cavalli hanno le ali come il Pegaso fantasticato dal poeta italiano Ludovico Ariosto (1474 – 1533) per un viaggio missionario cavalcato da Astolfo intenzionato a raggiungere la luna, sulla quale recuperare e restaurare la saggezza dell’eroico paladino Orlando divenuto imprevedibilmente pazzo furioso.

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La Galleria Totem il Canale, diretta da Hentus du Toit e Claudio Gatta, è stata generata nel 1985 per operare in diversi campi: Arte Tribale – Antiche perle veneziane – Monili e gioielli contemporanei – Arte contemporanea. Risulta insediata in uno storico palazzo con affaccio sul Canale Grande al termine del Ponte dell’Accademia e nel principio del percorso che conduce alla Fondazione Guggenheim e alla Punta della Dogana. Distante pochi passi dalla fermata “Accademia” dei vaporetti 1 e 2.