di Enzo Rossi-Ròiss
1964 Biennale d’Arte Internazionale a Venezia, Enzo Rossi- Ròiss con Lucio Fontana nella sala di Alik Cavaliere.
Foto pubblicata nel catalogo della Expo “Venezia 1948-1986 La Scena dell’Arte”, curata da Luca Massimo Barbero, Peggy Guggenheim Colletion (5 febbraio – 21 maggio 2006), allestita con fotografie dell’Archivio Arte Fondazione Modena.
Alla Fondazione Lucio Fontana di Corso Monforte 23 Milano, un collezionista privato ha proposto di esaminare ed archiviare un’opera cartacea dell’illustre Artista morto nel 1968. Tale opera, eseguita su un supporto cartaceo di cm.35×50, è stata giudicata e classificata “guache”, da un expertizzatore fiduciario d‘ufficio, per quanto riguarda la tecnica esecutiva, che l’ha dichiarata non archiviabile.
* Considerando irrilevante la documentazione che la illustra riprodotta nella pubblicazione/catalogatoria di una esposizione mini antologica postuma e celebrativa di Lucio Fontana concomitante col decimo anniversario della sua morte, allestita con opere varie provenienti da collezionisti privati.
* Classificandola “guache” malgrado risulti incontestabilmente opera cartacea connotata come “collage” contornato da un disegno, simile ad altre opere cartacee (stesse dimensioni, stessa tecnica, stessi materiali).
Il collezionista privato ha subito comunicato alla Fondazione Fontana la sua intenzione di far decidere al giudice di un Tribunale l’archiviazione dell’opera in discussione. Considerando precedente giurisprudenziale una sentenza emessa dal Tribunale di Milano (giudice istruttore Guido Salvini: Proc. Penale 1361/83 FR.G.G.I). Oggetto del cosiddetto contendere una “Venezia d’argento” del 1961 (olio su tela cm. 30×20, dedicato a Edie, proveniente dalla collezione G.B.Sommaruga, Milano).
* Considerando l’opera in suo possesso opera cartacea minore e domenicale di Lucio Fontana, come le numerose opere cartacee raffiguranti modelle nude in posa (disegni in bianco e nero su fogli formato A4): opere cartacee eseguite durante gli ozi domenicali.