DEL CORPO SCHELETRICO E OCCULTATO DI UNA BEATA TRECENTESCA VENEZIANA NOMATA CONTESSA TAGLIAPIETRA

Il suo corpo risulta “loculato” nel vano sottostante il piccolo altare della Sacrestia nella Chiesa San Maurizio ricostruita (consacrata nel 1829) in Campo San Maurizio, convenientemente occultato agli occhi dei visitatori. Dopo essere stato esposto poco distante dalla Chiesa della Salute, nella Chiesa di San Vio luogo di sepoltura anche del corpo della pittrice Rosalba Carriera, fino al 1808 , anno in cui tale chiesa è stata chiusa prima di essere demolita nel 1813. Appartiene a una giovane veneziana nata nel 1288 in una casa affacciata sul Campo San Vio, che è stata demolita come altre costruzioni affacciate di là dal canale sullo stesso campo, tra la chiesa e il Canal Grande, nel 1310 per ampliare il Campo e agevolare l’approdo del Bucintoro e del corteo dogale. Non risulta accertato l’anno della sua morte, ma ha goduto a lungo notorietà e crediti miracolistici, meritandosi l’intestazione di vie come Beata Contessa Tagliapietra, rampolla della omonima famiglia (originaria di Rovigno/Rovigo) che non risulta tra le famiglie patriziate nel 1310 per essersi distinte nella Guerra con Genova 1294-1298, risultando patriziata tra le famiglie (Casade Novissime) cooptate nel 1381 per l’accesso al Maggior Consiglio, essendosi distinte nella Guerra di Chioggia. Contessa è, perciò, il suo nome di battesimo. Il suo corpo scheletrico e convenientemente abbigliato e incoronato, risulta conservato in una bara vetrinizzata che ha le dimensioni di cm.132, collocata in un vano la cui base di appoggio misura cm.140. Si può supporre, quindi, che abbia avuto in vita una statura pari a cm.125 di altezza. La Tagliapietra ha meritato la “Beatificazione” ecclesiale sicuramente per alcuni miracoli compiuti, a cominciare dal momento in cui si è “automiracolata” stendendo un panno di lino sopra l’acqua del canale (leggendarizzato, poi, come “tappeto navigante”) per recarsi sulla sponda opposta, comminando sulla sua superficie, e raggiungere nella Chiesa di San Vio un sacerdote con cui intrattenersi in colloqui spirituali, disapprovata e contrastata nel far ciò dai suoi genitori che avevano proibito alle barche posteggiate sulla riva di traghettarla. Il suo Culto è stato sospeso dopo una Santa Visita del Cardinale Jacopo Monico (nato nel 1778), Patriarca veneziano dal 1827 al 1851, promotore di un approfondito chiarimento della questione riguardante la sua personalità.